Appunti di viaggio
In questi due anni di pandemia, la voglia di viaggiare ma l’impossibilità di farlo convince l’autrice a riprendere in mano vecchie agende con gli appunti del suo girovagare per il mondo, in privato o per le Organizzazioni Non Governative – ONG di cooperazione internazionale dove ha lavorato per quasi trent’anni. Nasce così questo testo dove l’autrice trascrive le note sui suoi viaggi più significativi in Tunisia, Brasile, Nicaragua, Perù, Sudafrica e Mozambico, Albania, Palestina e Israele, Siria e Turchia, Cina e Cambogia, Ecuador, Camerun, Etiopia, Argentina, Libano, Giordania, Iran.
Il titolo si ispira ai tanti murales con grandi formiche nere visti nella città di Rosario (Argentina), in ricordo di El Pocho, uno studente ucciso durante le proteste contro la disoccupazione e il carovita, represse duramente dalla polizia. Lui prestava servizio volontario in un comedor popular nella periferia, e salendo sul tetto gridava ai gendarmi di non sparare, perché “ci sono i bambini che stanno mangiando”, ma un colpo gli trapassò la gola. Era molto amato, confortava le persone dicendo che bisogna essere come le formiche, perché “insieme possiamo cambiare il mondo”